Monete Romane repubblicane e imperiali

Le monete romane appassionano un gran numero di persone. Ecco quali sono le più ricercate quanto possono valere.

Il valore delle monete romane antiche è influenzato da tre principali fattori:

  • Lo stato di conservazione
  • La rarità
  • Il materiale

Questo significa che una rara moneta romana d’oro, in buono stato di conservazione può raggiungere un valore altissimo, rappresentando un vero e proprio tesoro agli occhi dei collezionisti e gli appassionati di numismatica.

Monete di epoca repubblicana e imperiale

La storia dell’antica Roma può essere divisa in due macro periodi: l’età repubblicana e quella imperiale.

Monete repubblicane

Sotto il periodo repubblicano iniziano a diffondersi le monete battute. Si tratta di monete destinate non solo all’interscambio commerciale, ma anche alla pubblicizzazione della cultura romana, attraverso rappresentazioni di eventi o fatti accaduti.

Didracma

Tra le principali monete romane repubblicane la Didracma, particolarmente usate nelle province di influenza greca. La moneta coniata in argento mostra su una faccia Marte con l’elmo corinzio e sull’altra una Protome equina e la scritta “ROMANO” ad indicare la coniazione avvenuta fuori dall’urbe ma per conto dei Romani. In seguito molte altre figure si sono aggiunte a quella di Marte, come Apollo, Ercole, Minerva, Roma personificata e il sempre presente Giano.

Il valore attuale di una didracma in buone condizioni può essere piuttosto alto e superare anche i 500 euro.

Denario

Il denario compare intorno al 211 a.C. ed in poco tempo diventa la principale moneta romana fino ai tempi di Costantino, quando smette di essere coniata. La moneta mostra al dritto la testa di Roma con l’elmo e al rovescio i Dioscuri a cavallo e la scritta “ROMA”. Il denario ha un valore che oscilla tra i 50 e i 200 euro, in base allo stato di conservazione.

Frazioni del Denario

Sporadicamente, durante la Repubblica Romana, vengono coniate monete romane frazioni del Denario: il quinario ed il sesterzio. Queste monete sono entrambi in argento e se ben conservate possono avere un valore di diverse centinaia di euro.

Monete romane repubblicane di valore

Tra le più antiche monete romane di maggior interesse figurano il Denario di Adriano, che presenta sul dritto il capo dell’imperatore, e sul rovescio la Libertas in piedi, in circolazione tra il 117 e il 138 d.C. Se in buono stato può valere dai 500 ai 1000 euro circa.

Altra moneta romana antica piuttosto interessante è il Dupondio di Vespiano, in circolazione tra il 69 e il 79 d.C., presentante il capo dell’imperatore sul dritto e la Felicitas dotata di cornucopia sul rovescio. Il valore si attesta attorno ai 500 euro.

Monete imperiali

Nel periodo imperiale fu affidata all’imperatore il controllo sulla coniazione delle monete romane in oro e in argento. Al senato venne, invece, delegata la coniazione dei valori minori. Difatti, sulle monete romane imperiali di valore minore, dal Primo Impero fino alla metà del III secolo d.C., compariva la sigla “S C” (Senatus Consultum), proprio ad indicare il controllo e l’approvazione del senato all’emissione di queste monete. La prima moneta fu coniata ad opera di Augusto.

Aureo

L’aureo era la moneta d’oro su cui si basava la serie di monete romane imperiali. Aveva come multiplo il quaternario (4 aurei) e come sottomultiplo il quinario (mezzo aureo).

L’attuale valore di un aureo, sulla base dello stato di conservazione e della rarità, può raggiungere cifre molto alte che oscillano tra i 2 mila e i 7 mila euro. Ad esempio, un aureo “Pietas augusti” dell’imperatore Gordiano III, in eccellente stato di conservazione, è valutato 7 mila euro. poi ci sono casi più unici che rari come il medaglione aureo di Massenzio, conosciuto il soli due esemplari. Una di queste monete è stata venduta per una cifra da capogiro superando con abbondanza il milione di dollari.

Antoniano

Nel tardo impero, causa la forte difficoltà nel reperire oro, questo fu sostituito dall’Antoniano, realizzato in bronzo come quello realizzato dalla zecca di Antiochia sotto l’imperatore Marciano. Questa moneta parte da un valore di 500 euro, a salire.

Monete romane imperiali di valore

Un Antoniano della zecca di Antiochia, coniato tra il 260 e il 261 d.C. dall’imperatore Macriano può valere attorno ai 500 euro se conservato in condizioni discrete. Sul dritto presenta il profilo coronato dell’imperatore, mentre sul rovescio mostra Roma seduta su di uno scudo.

Il Solido coniato sotto Onofrio, tra il 402 e il 406 d.C. in buono stato può valore anche 900-1000 euro.  

Come riconoscere una moneta romana autentica

Riconoscere l’autenticità di un’antica moneta romana non è molto semplice. Per questo motivo, per chi è alla ricerca di monete romane autentiche ma non crede di avere un occhio abbastanza esperto da riconoscerle, è consigliato rivolgersi a commercianti di numismatica o siti di aste numismatiche che garantiscano l’autenticità e la provenienza delle stesse. Un portale di aste online, che consigliamo per la serietà e l’affidabilità, è senza dubbio Catawiki. Catawiki mette a disposizione dei propri utenti un team di professionisti che valuta con attenzione ogni singolo oggetto prima di offrirlo all’asta, garantendone l’autenticità ed il valore. Le valutazioni monete antiche sono totalmente gratuite, basta solo iscriversi al sito, compilando un semplice form che non comporta alcun obbligo.

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