aste di gioielli

Le aste di gioielli sono una buona possibilità per aggiudicarsi degli oggetti rari e preziosi e vengono utilizzate come un effettivo strumento di investimento e collezionismo.

I gioielli nelle aste sono accuratamente selezionati e certificati da figure di esperti e messe in vendita per il miglior offerente.

In questo particolare tipo di aste possiamo ritrovare diverse tipologie di gioielli: dai gioielli antichi a quelli vintage, dai gioielli firmati a quelli personalizzati.

Quando parliamo di aste di gioielli, al giorno d’oggi, non ci riferiamo soltanto alle aste con un luogo fisico dove ci si aggiudica l’oggetto con alzata di mano, ma spesso ci si riferisce ad aste online, realizzate per coinvolgere una grande quantità di pubblico, anche internazionale, e dare la possibilità di partecipare in modo virtuale ad un’asta che offre oggetti rari e preziosi accuratamente selezionati e valutati da esperti, come ad esempio Catawiki, uno dei migliori portali di aste online.

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Varie tipologie di gioielli nelle aste

Il mondo delle aste di gioielli accontenta davvero un po’ tutti, da coloro che semplicemente sono in cerca di un oggetto prezioso da regalare o indossare, a coloro che invece sono interessati ad un determinato gioiello per collezionismo o investimento.

Gioielli moderni

Le aste di gioielli moderni raccolgono gioielli che in parte seguono modelli e forme tradizionali ma con un tocco di novità, utilizzando spesso nuovi materiali, come ad esempio l’argilla metallo oppure la plastica, e nuove tecniche di colorazione.

Stilisti come Georg Jensen hanno dato vita e forma ad un nuovo modo di indossare l’arte del gioiello.

I gioielli moderni si rivolgono a un pubblico vasto e non solo quello facoltoso, pensiamo ad esempio al miglioramento di gemme artificiali, come moissanite, impiegate per la simulazione di diamanti oppure lo sviluppo di una migliore qualità di perla coltivata, come ha realizzato Mikimoto Kokichi.

L’occidente si fonde con l’oriente con diversi stili e tecniche di produzione.

L’introduzione della stampa 3D rende più facile il compito della creazione dei prototipi, riuscendo a far incrementare il mercato della personalizzazione.

Gioielli vintage

I gioielli vintage, sono gioielli molto ricercati nelle aste e dai collezionisti o anche antiquari. I gioielli vintage sono quei gioielli creati dagli anni 20 agli anni 80 del XX secolo.

Anni 20

Negli anni 20, l’Art Déco e l’ “egittomania” furono fonte d’ispirazione per diverse Maison di gioielli come Cartier, Boucheron, Van Cleef & Arpels.

Significativo fu l’utilizzo dello stile pavé in gioielli con diamanti e il taglio cabochon nelle pietre preziose.

Molto diffuso fu l’utilizzo di zaffiri, smeraldi, lapislazzuli in concomitanza di diamanti e incastonati nel platino.

Simbolo per eccellenza, la collana Sautoir, formata da perle e lunga circa 90 cm, a volte arricchita con un ciondolo, ma anche per il girocollo o la collana choker, realizzata con pietre o perle.

Svariati gli orecchini, con forma goccia e realizzati in oro con l’utilizzo di giada, corallo, onice e agata.

Un altro gioiello iconico è rappresentato dalle spille appuntate su giacche, fianchi e cappelli, così come l’anello cocktail con evidenti pietre luccicanti.

Anni 30

Con gli anni 30, c’è ancora lo sfoggio del lusso ma con l’introduzione anche dei gioielli imitazione.

La doppia clip, diventò una vera e propria icona di stile, spille con innumerevoli pietre preziose.

Ritorna l’utilizzo dell’oro giallo, si diffonde il modello a “coda di topo” caratterizzato da maglie tondeggianti o rettangolari, Cartier introduce la catena a serpente e Van Cleef et Arpels, crea il “Ludo Hexagone“, un bracciale realizzato con placche a forma di alveare con diamanti o rubini incastonati, e chiusura con clip assortite.

Anni 40

Negli anni 40 si creano gioielli con simboli nativi, patriottici ed anche di elementi femminili e naturalistici come fiori ed uccelli.

Acqua marina, ametista ma anche pietre sintetiche furono largamente impiegate anche per completare gioielli massicci con placche d’oro ma scavati all’interno.

Le collane più in voga erano semplici girocolli a catena di serpente o a coda di topo, con al centro dei nodi, intrecci o motivi a forma di fiori.
Gli anelli con grosse pietre si rifanno al modello di anello maschile Chevaliére.

Gli orecchini a bottone erano ispirati a temi floreali, clip e spille avevano perlopiù temi naturalistici o patriottici, i bracciali erano ispirati a ingranaggi, carri armati ed erano arricchiti da pietre preziose.

Molti i designers che si dedicarono alla produzione dei “falsi gioielli” spinti anche dalla mancanza di materie prime, ricordiamo Coro, Oreste Pennino, Trifari, Eisenberg.

Anni 50

Negli anni 50, uno dei gioielli più amati dell’epoca era il girocollo corto ed il bracciale ad alveare, quest’ultimo ideato da Van Cleef et Arpels.

Parure, spille, bracciali, realizzati con pietre semi-preziose e materiali meno pregiati dell’oro, erano di grande tendenza.

Anni 60

Negli anni 60, le perle erano tra le gemme più apprezzate in orecchini e collane, non solo perle naturali, ma anche perle sintetiche.

Largamente utilizzati anche i materiali alternativi abbinati ad ambra e corallo.

I gioielli dell’epoca riflettono lo stile hippy-etnico e lo stile boho, con la sovrapposizione di gioielli di grandi dimensioni e dalle forme svariate.

L’Italia, comincia a competere sulla scena internazionale, con firme come Bvlgari, Cazzaniga, Petochi, Cusi, Faraone e Settepassi.

Anni 70

Negli anni 70, si affermano i cristalli di gemme allo stato grezzo incastonati in metallo prezioso sotto forma lavica e si assiste alla tendenza del layering di bracciali e collane con scelta di diversi stili.

Collane ed orecchini di perle restano molto popolari, così come gli orecchini puset in oro o argento, gioielli di bigiotteria, orecchini dalle forme svariate, catenine lunghe 40-45 cm a cui veniva spesso abbinato un ciondolo, spille grosse con pietre e perle, ed infine forcine gioiello a forma di pettine da mettere nei capelli.

Anni 80

Negli anni 80, Cartier si presenta col marchio “Must de Cartier” a prezzo più contenuto e dal design riconoscibile rivolgendosi al mercato orientale.

Gli anni 80 furono caratterizzati da un’esplosione di colori, all’oro bianco o giallo si abbinano gemme preziose colorate come zaffiri, topazi, spinelli e rubelliti e diamanti blu, rosa, giallo per i clienti più facoltosi.

Si diffonde l’utilizzo di nuovi materiali come il titanio e la gomma anche in combinazione di gemme preziose.

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Gioielli antichi

Per poter parlare di gioiello antico, non si può fare riferimento ad una precisa epoca ma generalmente si fa riferimento a un gioiello che ha più di cento anni.

Nell’acquisto di un gioiello antico bisogna prestare attenzione, in quanto un gioiello potrebbe essere semplicemente riprodotto in stile antico e non necessariamente esserlo, pensiamo ad esempio alle riproduzioni dei gioielli della Bella Epoque in epoca moderna.

Diciamo che non tutti i gioielli antichi destano lo stesso interesse e hanno lo stesso valore.

Parlando di anelli antichi nel settore del collezionismo si prendono in considerazione i gioielli prodotti tra il XVIII secolo fino alla metà del XX secolo.

I gioielli antichi erano per lo più prodotti in oro con la tecnica della filigrana, della granulazione, del traforo e dell’incisione ed erano spesso arricchiti da pietre preziose. Spesso l’orafo imprimeva il proprio marchio per distinguere le sue creazioni.

Per verificare l’autenticità di un gioiello antico è possibile guardare alla punzonatura, il numero di carati del metallo prezioso.

I gioielli che presentano la punzonatura risalgono ad un periodo successivo al Novecento, quelli invece in cui la punzonatura non è ben identificata, sono molto probabilmente da collocarsi ad un periodo antecedente.

Anche le pietre preziose incastonate nel gioiello possono indicarci se ci troviamo di fronte ad un gioiello antico autentico. I gioielli antichi in oro presentano le pietre preziose incastonate a giorno, ossia tenute da piccole graffette sui bordi, nel caso in cui il gioiello abbia graffette grandi che tengono la pietra, a mo’ di artiglio, ci troviamo di fronte ad un oggetto non in oro con una pietra non autentica ed originale.

La culla che custodisce la pietra preziosa, inoltre, si presenta aperta per permettere alla luce di poter attraversare la pietra e farla brillare. Le pietre preziose nei gioielli antichi sono quindi nude nel retro, quelle che presentano un retro ricoperto da argento, oro o altri colori non sono autentiche.

Tuttavia, anche nel passato era d’uso sostituire le pietre preziose per poter magari essere utilizzate su altri tipi di gioielli, in questo caso l’occhio di un esperto potrà dirci se si tratta di un gioiello antico.

Gioielli con pietre preziose

Quando si parla di gioielli, una delle prime cose che salta alla mente è la presenza di pietre preziose, non solo gioielli neutri di puro metallo ma gioielli arricchiti di gemme colorate e luccicanti.

Bracciali, anelli, collane, orecchini, spille che si vestono di luce e preziosità.

In linea generale, la pietra preziosa avrà più valore quanto più puro e raro è il colore, pensiamo alle gemme di colore rosso che sono abbastanza rare tra cui possiamo annoverare il rubino sangue di piccione, gemme di colore blu-viola come la tanzanite, o verde come lo smeraldo.

Altre pietre sono meno rare e preziose ma eccezionalmente belle ed attraenti come l’ametista o la tormalina.

E come non elencare la pietra preziosa per eccellenza, ossia il diamante.

Nei gioielli con pietre preziose, è importante sapere che un colore eccellente potrebbe non risaltare in lucentezza e in bellezza se viene tagliata e rifinita con un taglio mediocre.

Possiamo avere gioielli con pietre preziose che presentano gemme sfaccettate oppure gemme non sfaccettate con l’utilizzo soprattutto del taglio cabochon, unico tipo di taglio per le pietre preziose nell’antichità.

La purezza è una caratteristica qualitativa delle pietre preziose, un gioiello con pietre senza alcun segno di inclusione avrà un valore elevatissimo, così come il gioiello che ha pietre rare difficili da trovare con una buona caratura .

Le pietre più rare e preziose al mondo sono: diamante rosa, berillo rosso, painite, musgravite, giadeite, alessandrite, tanzanite, benitoite, taaffeite ed opale nero.

Le pietre preziose più note che vengono utilizzate per la produzione di gioielli sono: il diamante, il rubino, lo zaffiro, lo smeraldo, l’ametista, l’acquamarina, la perla, l’opale, il topazio.

Gioielli firmati

I gioielli firmati occupano sicuramente uno spazio importante nelle aste di gioielli, in quanto significa puntare su un valore aggiunto alla preziosità del gioiello.

Molte le Maison famose nella produzione di gioielli.

Cartier

Cartier riconosciuto come uno dei marchi più importanti anche per i suoi pezzi famosissimi in catalogo, come il famoso “Bestiary”, una spilla creata per Wallis Simpson nel 1940 a forma di pantera e il “Santos”, il suo primo orologio da polso creato nel 1904 per l’aviatore Santos-Dumont.

Bulgari

Bulgari si distingue nell’industria del lusso e dei gioielli, abbinando il platino e i diamanti alle geometrie stilizzate dell’Art Déco, introducendo le creazioni Serpenti, utilizzando pietre preziose e pietre colorate e lo stile cabochon, introducendo sul mercato l’orologio BVLGARI BVLGARI, utilizzando materiali preziosi e materiali insoliti come acciaio, porcellana, seta e legno.

Tiffany & Co.

Tiffany & Co., una delle Maison più famose che introdusse il classico anello di fidanzamento usato tuttora, il “Tiffany Setting”, l’anello di diamanti. La Tiffany & Co. dispone di un laboratorio periodicamente certificato (Laboratorio Gemmologico di Tiffany) per la valutazione dei diamanti.

Chopard

Chopard, che con la scoperta del Queen of Kalahari, un diamante di ben 342 carati, perfetto nel colore e assolutamente puro, che ha dato vita a un insieme di 23 diamanti al The Garden of Kalahari in cui cinque diamanti superano i 20 carati. Oggi questi diamanti sono racchiusi in sei favolose creazioni di alta gioielleria della Maison Chopard.

Damiani

Damiani S.p.A. che si aggiudica il primo Diamonds International Awards, l'”Oscar dei gioielli”, per il miglior design e creazione di gioielli, grazie al suo Shark, un bracciale in oro giallo e platino con oltre 42 carati di diamanti bianchi. Nel corso del tempo Damiani otterrà questo riconoscimento per altre 17 volte.

UnoAErre

La UnoAErre che distribuisce in oltre 40 paesi nel mondo e ha filiali dirette in Francia e Giappone. In Italia è il marchio leader nel mercato delle Fedi nuziali (oltre il 70%), con oltre 4.000 punti vendita e un network di circa 100 distributori.

Gioielli esclusivi

Gioielli che presentano caratteristiche esclusive, a volte uniche che conferiscono particolare valore al gioiello in questione.

Prodotti con particolari pietre preziose legate ad esempio ad un determinato posto della Terra, pensiamo ad esempio alla tanzanite oppure gioielli prodotti da un famoso marchio unicamente per un determinato cliente.

Gioielli introvabili o rari che sono oggetto di desiderio dei collezionisti di gioielli di tutto il mondo.

Gioielli certificati

I gioielli certificati sono gioielli che presentano una vera e propria carta d’identità che contiene elementi fondamentali per il riconoscimento del valore e l’autenticità del gioiello.

Molto spesso le pietre preziose utilizzate per la produzione di gioielli di qualità vengono appositamente certificate sotto l’occhio attento di professionisti del settore.

Il certificato aiuta nella comparazione dei gioielli che sembrano avere le stesse caratteristiche ma che in realtà hanno un valore diverso.

Quando pensiamo alla certificazione pensiamo alla valutazione di pietre preziose come ad esempio di un diamante autentico con elementi specifici quali peso, colore, dimensioni e taglio, in presenza di un gioiello vengono inoltre specificati il tipo di metallo prezioso, il peso, la provenienza, il marchio.

I certificati più conosciuti nella valutazione di gioielli contenenti pietre preziose con valenza mondiale sono GIA, IGI e HRD.

  • Il Gemological Institute of America (GIA) ha introdotto l’attuale sistema di classificazione delle pietre a livello mondiale con il metodo delle “4C”. Il certificato GIA è uno tra i più prestigiosi ed ha valenza internazionale.
  • L’International Gemological Institute (IGI), è l’istituto gemmologico più diffuso a livello mondiale con sedi per la formazione specialistica di gioiellieri e operatori del settore.
  • H.R.D, Hoge Raad voor Diamant, è uno dei laboratori gemmologici più importanti nella valutazione di diamanti e gioielli con diamanti.

Oltre ai certificati a garanzia dell’autenticità delle pietre preziose, nel caso di gioielli firmati si ha anche il certificato di autenticità del marchio.

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