La sciabola è un’arma bianca dalla caratteristica lama ricurva, la cui origine risale al XV e XVI secolo circa, epoca in cui questo tipo di spada si diffonde soprattutto nell’Europa Orientale, dove gli eserciti vengono dotati di armi esteticamente molto simili alle scimitarre.
Arma emblematica dei reparti della cavalleria russa ottocentesca, ha avuto subito un grande successo, dovuto anche alla continua interazione l’Occidente e i territori inclusi nell’Impero Ottomano, tanto che nel XIX secolo tutte le spade militari finiscono per trarre ispirazione dalle eleganti scimitarre dell’Oriente.
Nell’ambiente militare la sciabola rimane in uso fino al momento in cui la cavalleria durante i conflitti inizia a perdere di importanza, tuttavia ancora oggi ufficiali e reparti a cavallo esibiscono ancora sciabole e armi bianche.
In genere, i collezionisti di sciabole e armi bianche sono esperti di antiquariato e oggettistica militare oppure sono interessati ad un determinato periodo storico o bellico, soprattutto riguardante l’Impero Ottomano e l’utilizzo di armi quelle armi che precedettero fucili e baionette.
Anche per sciabole e spade è importante prestare attenzione a quanto viene imposto dalla legge, considerando che le armi bianche dotate di filo, anche quando vengono acquistate come pezzi da collezione, sono soggette a norme legislative ben precise: per tale ragione si raccomanda, prima di iniziare una collezione di questo tipo, di informarsi con la massima attenzione.
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Sciabole storiche antiche e da combattimento
La sciabola, così come la scimitarra orientale, alla quale si ispira, è un’arma dall’estetica affascinante, tanto che le collezioni di sciabole vengono sempre lasciate bene in vista, proprio come un’opera d’arte. Le versioni più antiche risalgono alla seconda metà del Cinquecento e rappresentavano all’epoca le armi di ordinanza dell’esercito della Confederazione Polacco-Lituana.
Con un design molto simile a quello delle scimitarre tartare e ottomane, le sciabole riscossero il successo non solo in ambito bellico e militare, ma anche civile, tanto da trasformarsi presto in un simbolo di potere anche tra i nobili. Sostanzialmente si trattava di una spada lunga la cui lama, dotata di un filo, era caratterizzata da una lieve curvatura e da una punta acuta.
All’originale ne seguirono diverse varianti, dalla lama dritta e più o meno ricurva e dalla guardia a croce o più simile a quella di una spada occidentale. La sciabola armena, creata dagli artigiani fabbri dell’Armenia, era molto simile alle classiche scimitarre di origine orientale e venne prodotta in diversi modelli, mentre la sciabola utilizzata dagli Ussari polacchi si presentava con un design più semplice e lineare.
Sciabole militari di epoca moderna
Nelle collezioni degli appassionati di armi militari di epoca più moderna, dal Seicento / Settecento in poi, non possono certo mancare le sciabole di ordinanza degli ufficiali francesi, inglesi e americani. Prima della fine dell’Ottocento, quando le armi bianche iniziano ad essere sostituite dalle baionette, la sciabola rappresenta un elemento di distinzione soprattutto dei reparti a cavallo.
La campagna d’Egitto da parte dell’esercito di Napoleone e le battaglie nordafricane portate avanti dagli Stati Uniti avvicinano l’Occidente alle armi di foggia orientale, e in particolare alle scimitarre utilizzate dai militari egiziani e libici.
Verso la prima guerra mondiale, la sciabola perde di importanza, tuttavia ancora oggi, soprattutto nelle occasioni particolari, alcuni reparti continuano a portarla.
Sciabole orientali e armi bianche giapponesi
Come tutti gli appassionati e i collezionisti di armi bianche sanno bene, le sciabole giapponesi rappresentano non solo un’arma particolarmente temuta, ma anche un oggetto dal profondo significato simbolico e artistico.
I guerrieri feudali dell’antico impero giapponese che si muovevano a cavallo, erano soliti portare con sé il tachi, una sciabola molto lunga e ricurva dalla lama affilatissima, con la quale riuscivano facilmente a neutralizzare la fanteria.
Ugualmente alla katana e alle altre armi bianche giapponesi, la particolarità di questa sciabola è la lama forgiata manualmente con una tecnica particolare, tanto da risultare resistentissima ed estremamente affilata. Le sciabole e le armi bianche giapponesi originali in genere sono piuttosto difficili da reperire e possono raggiungere quotazioni piuttosto elevate.
Catawiki: il punto di riferimento per acquistare sciabole antiche all’asta
La piattaforma digitale Catawiki è nata per rispondere alle esigenze e ai desideri dei collezionisti di ogni genere, che in questo modo hanno la possibilità di reperire oggetti rari, preziosi e altrove introvabili. Ogni settimana, Catawiki propone una serie di oltre 300 aste che riguardano qualsiasi settore: dalla gioielleria agli orologi, dall’antiquariato al modernariato, dagli articoli militari alle opere d’arte. L’intento della piattaforma è quello di facilitare le ricerche ai collezionisti appassionati e di offrire una selezione di articoli impossibili da trovare nei mercati dell’usato e nei negozi tradizionali.
Le aste organizzate da Catawiki vengono curate e seguite da un team di operatori esperti e qualificati nei diversi ambiti di riferimento, in grado di esaminari gli oggetti proposti in vendita, di attestarne l’autenticità e di attribuirne il valore di partenza.
La registrazione a Catawiki è gratuita, così come partecipare alle aste non comporta alcun costo agli utenti della piattaforma, che possono inoltre proporre a loro volta oggetti rari e irreperibile da vendere all’asta. Solo a vendita avvenuta, verrà applicata una commissione sul prezzo finale. Per prendere parte alle aste è possibile agire in due direzioni: inserire manualmente le proprie offerte, o avvalersi del sistema automatico di cui è provvista la piattaforma, fissando il limite massimo. Chi si aggiudica un oggetto venduto all’asta ha due settimane di tempo per contestare eventuali difetti o irregolarità: in questo caso saranno i consulenti di Catawiki a mediare tra acquirente e venditore per trovare l’accordo ideale ad entrambi.